Il nome U Giancu viene dal ristorante nel quale gli esponenti organizzatori del premio erano riunite quella notte: c’erano il proprietario del ristorante Fausto Oneto, sua moglie, il fumettista italiano Luciano Bottaro, il suo amico Piero Campana (storico braccio destro al ristorante), e Claudio Bertieri al quale venne in mente l’idea di ricordare il loro amico, il disegnatore Antonio Canale da poco scomparso. Decisero così di chiamare immediatamente Emanuele Luzzati, un illustratore ed animatore italiano, al quale chiesero di creare una statuetta ad hoc: la sua invenzione fu Il Pulcinella Bianco infatti il termine U giancu, è in dialetto genovese e significa “il bianco”; per completare l’opera, Oneto decise di collocare la statuetta in un’elegante scatola di legno di ulivo fatta dal suo falegname di fiducia. Inizialmente il premio era destinato solo a «disegnatori», uno di genere verista e uno di genere comico: i primi due premiati, infatti, sono stati Aurelio Galeppini e Francesco Tullio Altan. Quando Carlo Chendi, dopo una decina di anni passati a Milano a lavorare per la Disney, nel 1996 fece ritorno a Rapallo e tornò a organizzare la M.I.C. (Mostra internazionale dei cartoonists), chiese a Fausto di associare il Premio U Giancu con la M.I.C., di spostare la Cena dei Cartoonists dal mercoledì al sabato e di assegnare un Premio anche a uno sceneggiatore. Così, nel 1996 il primo sceneggiatore a essere premiato fu Sergio Bonellio per le sue storie di Zagor, Mister No e Tex. Da quel momento, ogni anno il premio va a tre persone: un fumettista comico, uno per l’avventura e a un soggettista: nella sera del premio, infatti il ristorante, che è una specie di museo a fumetti, si riempie di fumettisti, autori, editori, comici, attori e ovviamente di moltissimi appassionati che attendono per un autografo fino a tarda notte.
Premio Rapalloonia-PAChenTo
Istituito per volontà di Carlo Chendi, è anche la mascotte di Rapallonia!! E’ un buffo personaggio disegnato da Giorgio Cavazzano, che raffigura Carlo Chendi Vestito come Topolino e Paperino. Alberto Pizzetti, grazie alla tecnologia 3D ha “arrotondato” e reso “reale” il PAChenTO, che è da poco diventato il premio che viene consegnato alla giovane promessa del fumetto, durante la cena dal ristorante U giancu, che si tiene durante la M.I.C. a Rapallo
ALBO D’ORO Premio U giancu 1993-2018 e Premio Pachento 2015-2018
ANNO VINCITORI
1993 Aurelio Galleppini e Francesco Tullio Altan
1994 Hugo Pratt e Guillermo Mordillo
1995 Milo Manara e Luciano Bottaro
1996 Moebius, Benito Jacovitti e Sergio Bonelli
1997 Paolo Eleuteri Serpieri, Quino e Giancarlo Berardi
1998 Hermann Huppen, Silver e Alfredo Castelli
1999 Ivo Milazzo, Giorgio Cavazzano e François Corteggiani
2000 Vittorio Giardino, Silvia Ziche e Tiziano Sclavi
2001 Sergio Toppi, Leo Ortolani e Carlo Chendi
2002 Giancarlo Alessandrini, Corrado Mastantuono e Claudio Nizzi
2003 Angelo Stano, Ro Marcenaro e Tito Faraci
2004 Alfonso Font, Sergio Staino e Francesco Artibani
2005 Carlo Ambrosini, Don Rosa e Mauro Boselli
2006 Fabio Celoni, Enrico Macchiavello e Maurizio Nichetti
2007 Giorgio Trevisan, Massimo Bonfatti e Mario Gomboli
2008 Laura Zuccheri, Donald Soffritti e Gianfranco Manfredi
2009 Lorenzo Mattotti, Roberto Santillo e Paola Barbato
2010 Josè Munoz, Massimo De Vita e Bruno Enna
2011 Bruno Brindisi, Bruno Bozzetto e Pasquale Ruju
2012 Antonio Serra, Paolo Bacilieri e Massimo Giacon
2013 Igort, Daniele Brolli e Andrea Freccero
2014 Claudio Chiaverotti, Sandro Dossi e Gipi
2015 Roberto Recchioni, Emiliano Mammucari, Mirka Andolfo e Sio
2016 Luigi Cavenago, Daniele Caluri, Moreno Burattini e Matteo De longis
2017 Alessandro Bilotta, Federico Bertolucci e Giuseppe Camuncoli e Greta Xella
2018 Mino Milani, Claudio Sciarrone, Manuele Fior e Stefano Zanchi